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CIS - LEONARDO DA VINCI - ETS 

ENTE DI PROMOZIONE E STUDI SULLA VITA E LE OPERE 

DI LEONARDO DA VINCI

 

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Nessun effetto è in natura sanza ragione, 

intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.”

Sinossi

Per fortuna che esistono persone simili, che si spendono su questo fronte. La terra è unica. E’ la nostra casa, va curata e difesa da tutti gli elementi che la inquinano. E’ la “Gaia” di James Lovelock. Che si difende ed autoregola da sola, si, ma fino ad un certo punto. E si comincia a progettare realmente di raggiungere altri pianeti vicino a noi per far si che – qualora crescessimo a dismisura o continuassimo a trascurare Il benessere della nostra casa - questa ci si
rivolterebbe contro e, diventando inabitabile, ci costringerebbe a trovarne una nuova. Ben vengano costoro!

Persone che oltre ad una lucidità innata, hanno chiari gli obiettivi per inquinarla meno. Fornire l’energia necessaria a crescere, ma rispettosa dell’ambiente, puntando sulle rinnovabili e riducendo l’uso dei carburanti fossili; a investire in sistemi e tecnologie innovativi ma sempre con un occhio all’ambiente.

Perché bisogna prendere atto che un ecosistema sano filtra aria ed acqua, contribuisce all’equilibrio climatico, impollina e fertilizza le colture, considerando anche che la Natura è la creatrice di metà del Prodotto interno lordo mondiale.

 

Diamo credito a coloro che investono in sistemi e tecnologie innovativi ma sempre anteponendo la salvaguardia della nostra “casa”, ad occuparsi di utilizzare adeguatamente l’enorme massa di rifiuti mondiali, trasformandoli in nuove risorse, a difendere la biodiversità considerandola essenziale per la nostra vita. E non ultimo ad ammodernare le forme di trasporto pubblico e privato producendo mezzi meno inquinanti per viaggiare e trasportare cose, persino aerei senza la loro scia di morte. Che hanno anche la capacità oltre che di intuirli, di inventarli, produrli, introdurli nell’uso comune e di combattere per questa visione salvifica per l’uomo. Ma soprattutto di crederci fermamente, di investire tutto su di loro tanto da rischiare sempre in proprio, mostrando che un miglioramento si………..può………..fare!!!

Questa è la storia romanzata di uno di loro che era stato quasi preso per pazzo per le sue avanzate visioni ecologiche del futuro, che sta operando alla grande per quell’obiettivo. Ed anche un mio modesto suggerimento, per creare una propria Fondazione che porti il suo nome, lo ricordi nei secoli a venire, con l’auspicio che seguano le sue orme per giungere ad un mondo più accogliente e sostenibile. 

 

 

SVOLGIMENTO

 

Sarebbe venuto anche il Presidente. Si stava annodando la cravatta allo specchio e, osservando ogni tanto l’orologio da polso, si interrogava. “Azzurra, Regimental, severa, corretta, professionale, con nodo Windsor o Scappino, adeguata all’inaugurazione di un lancio a Cape Canaveral o rossa, simbolo di vivacità mentale e sregolatezza, con nodo Semplice? Meglio rossa” e intanto pensava ”Ho fatto tanto e tanto farò, ho accumulato ricchezze niente male. Mi considerano uno degli uomini più ricchi del mondo, ho già avuto la copertina del Times, ha parlato tanto di me Esquire, Forbes mi ha ormai catalogato nel range, ma non sono soddisfatto. Cosa fare per far si che si ricordino di me nei secoli avvenire? Nobel si che l’aveva pensata bene.…..Ma si. Una Fondazione… qualcosa che si perpetua nei secoli e - sotto il suo nome – dura ancora. 

Lo ricordano con compiacimento e soddisfazione anche per i bei dollari che dispensa” Sorrise infilandosi la giacca azzurra, la stessa che aveva indossato anche per il lancio della sua prima vettura elettrica anni prima. Cominciava a ragionarci. Quando spuntava un’idea faticava a disfarsene. Non ci dormiva la notte. Lo tormentava fino a che – esaminatene tutte le implicazioni – non la realizzava. E ne aveva compiute tante.
Soprattutto utili all’umanità ed anche remunerative. Era soddisfatto. La sua creatività stava improntando un’epoca. Un sistema di pagamento e di trasferimento di danaro agevole e intelligente.


Elettrificare le auto e non solo. Una energia pulita che era ormai diventata un obiettivo fondamentale per la difesa dell’ambiente che – aveva compreso – stava diventando indispensabile per la salute e il benessere della popolazione del mondo. Divenuto ormai anche un vero e proprio core business. Ormai pensava in grande. Lavorava anche a progetti per esplorare nuovi pianeti per andarci, un domani, ad abitare.

 

Si era accorto di un fenomeno tristissimo. Si nasce nudi, si impara dalla scuola dei genitori poi da quella pubblica, dall’università – per chi se la può permettere – ci si laurea e si comincia a lavorare e a cercare di realizzare i propri sogni (per chi ce li ha) e pensava: “Io ne ho avuti tanti e tanti ancora ne debbo realizzare. A proposito, mi hanno detto che tramite la tecnica del Grafene c’è la possibilità di ricavare delle batterie dalla durata centinaia di volte le attuali al litio” si appuntò sul cellulare di chiamare lo staff di ingegneri ai quali aveva affidato il compito di curare la
autonomia dei suoi modelli di auto elettriche. ”Si potrebbe finalmente realizzare un aereo con motore elettrico dotato di una grandissima e adeguata autonomia. Per le macchine sono già a buon punto, ma è l’aeroplano lo strumento fra i più inquinanti del pianeta, anche se indispensabile” pensò “e la gente è sempre più sensibile al benessere dell’ambiente. Anche il nuovo Presidente tornerà a  sottoscrivere il trattato sulla sua difesa che era stato escluso a Parigi”.

Era nella sua limousine elettrica che aveva voluto per se come modello unico e superaccessoriato “come l’air force one presidenziale” sorrise “sto diventando megalomane!”. Stava recandosi a Cape Canaveral per il lancio del suo Space X. Dopo aver telefonato al suo principale collaboratore per essere tranquillizzato che andava tutto bene e le condizioni meteo erano favorevoli, si fece confermare la probabile ora del lancio e se era tutto a posto circa gli invitati al
suo spettacolo.