ENTE DI PROMOZIONE E STUDI
SULLA VITA E OPERE DI LEONARDO DA VINCI
“Nessun effetto è in natura sanza ragione,
intendi la ragione
e non ti bisogna sperienza.”
Vinci, il Paese di Leonardo
Daniele Vanni
Sindaco di Vinci
Vinci è un piccolo paese di 14 552 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. È noto in tutto il mondo per essere stato il luogo di origine di Leonardo da Vinci, il genio italiano universalmente riconosciuto.
È situato sulle pendici del Montalbano, massiccio collinare ricco di vigneti e oliveti e di terrazzamenti sorretti da caratteristici muri a secco. La parte più antica di Vinci presenta una pianta a forma di mandorla, insolita in questa zona della Toscana. Vista dall'alto, fa pensare a un'imbarcazione a due alberi (dove i due alberi sarebbero la torre della Rocca dei Conti Guidi e il campanile della chiesa di Santa Croce). Il centro storico del borgo leonardiano è noto, per questo motivo, anche come “Castel della Nave”.
A Vinci è in corso un grande progetto di valorizzazione facente parte dei “luoghi leonardiani” che hanno caratterizzato la vita del grande maestro toscano. In particolare il Parco di Leonardo, gestito da Acquaria in collaborazione con CIS - Leonardo da Vinci ETS che ne ha rilasciato il patrocinio in quanto opera culturale del territorio.
Il parco di Leonardo è posto su un leggero altopiano collinare e distribuito su una superficie di 4.000 metri quadrati, composto da piantagioni di ulivi e piante autoctone rigogliose. Al suo interno il visitatore può percorrere l'itinerario inoltrandosi nel bosco, incontrando nelle varie tappe, installazioni e opere Leonardesche con le descrizioni.
Il luogo rappresenta ancora oggi, grazie all'autentica conservazione e manutenzione della flora, quell'antico e straordinario passato che ci riporta a Leonardo bambino, quel bambino che scorrazzava tra le campagne di Vinci tra la casa del nonno Antonio e le camminate con lo zio Francesco, ma anche delle sue prime esplorazioni verso un mondo della natura che tanto lo appassionò nel futuro.
TESIMONIANZA DOCUMENTALE DI LEONARDO E DEL TERRITORIO CHE AMAVA
Leonardo nella rappresentazione del “Paesaggio col Fiume” (Paesaggio del Valdarno,indicato sotto nella foro) è un disegno di 19x28,5 cm datato 1473 e conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe presso la Galleria degli Uffizi a Firenze, in Italia, considerata la più antica opera datata di Leonardo, certamente vuole esprimere due aspetti importanti legati alla sua esistenza vissuta fino al 1473 ( 21 anni).
Si tratta senza ombra di dubbio è la riproduzione topografica del territorio legato alla sua infanzia, aspetto che risulta presente in molti artisti, dove è ben evidente la val di Nievole con la collina di Monsummano.
Ha tracciarto attraverso la pittura la vita fino ad allora vissuta, in quel preciso momento anno 1473, ad una età di 21 anni come in una biografia.
Nello specifico ci racconta che a quella data lo stesso Leonardo ha varcato la soglia che divide il nostro mondo, cosi’ detto terreno (effettivo), con quello piu’ evoluto e ricco di antica sapienza a cui attingere e procurarsi a piene mani quei riferimenti per redigere una rappresentazione unica propiziatoria di grande energia comunicativa; come se fosse una rinascita dopo il periodo dell’adolescenza e forse anche un modo per esprimere il suo senso di ricerca della giustizia e una visione del mondo fra laicità e religione, riuscendo così attraverso la realtà ad alimentare la fantasia.
Il particolare di un fanciullo vicino alla firma di Leonardo, probabilmente evoca proprio questo suo stato d’animo in evoluzione, maturazione e cambiamento o come lo si voglia chiamare.
Leonardo ormai adulto vuole dare una chiara indicazione del territorio circostante a Vinci, rimasto nella sua mente, visto fin dai primi anni di vita, con particolare riferimento all’acquedoccio denominato della Doccia a Vinci (lungo il rio della Lecceta), dove da bambino certamente a passato intere giornate cercando di comprendere e capire la forza e il movimento dell’acqua, come la vita inesorabilmente va sempre in avanti.
Gli statuti di Vinci del 1418
Il volume propone l’edizione degli statuti di Vinci del 1418, il cui testo, finora inedito, è stato trascritto integralmente e corredato di un ricco apparato di note critiche e di saggi introduttivi; è preceduto da una presentazione di Vanna Arrighi, alla quale seguono una breve storia generale di Vinci e un’articolata analisi diacronica sulla storia delle istituzioni locali fino all’approvazione dei suddetti statuti. Lo studio approfondito del contenuto e un’accurata analisi del manoscritto nel suo complesso hanno consentito di restituire finalmente alle carte l’ordine originario di composizione, nonché alcune “suggestioni leonardiane” che rivelano il legame tra Leonardo da Vinci e la sua terra d’origine.
Paolo Santini (Empoli, 1972), laureato in Giurisprudenza all’Università di Firenze e diplomato presso la Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze, svolge la professione di archivista ed è autore di diversi volumi, fra i quali Il diritto penale in Toscana fra Età Moderna e Contemporanea (2007) e numerosi saggi sulla storia del territorio e delle istituzioni territoriali. Dal 2011 è direttore responsabile della rivista «Quaderni d’Archivio». Fa parte della redazione del «Bullettino Storico Empolese». Ha pubblicato come coautore Gli statuti di Pontorme del 1346 (2014) e Gli statuti di Monterappoli del 1393 (2019). - (settembre 2023) -
Oltre alla scoperta della fonte dell’acqua santa proprio nel 1473 come riportato nelle riforme degli statuti del Comune di Vinci dell’anno 1474, opera di riferimento bibliografico del Dott. Paolo Santini ( vedi sopra il libro) di fatto nella riforma si narra che nel 1473 sui monti e nei boschi del comune di Vinci, lontano dalle case e in luogo apparentemente sterile completamente roccioso (accessibile fino alla fine degli anni 60, di cui ho un ricordo ben chiaro, visto personalmente all’età di 5/6 anni), è stata trovata una certa sorgente di lungo il percorso di crinale del montalbano che percorse il giovane Leonardo la mattina del 5 agosto 1473 per raggiungere Montevettolini per la festa di s. Maria della Neve, il tutto essenziale per l’inizio del dipinto come ricognizione della nostra area geografica e forse anche per la successiva progettazione della deviazione dell’Arno avvenuta circa 30 anni dopo (1503), nel progetto di deviazione dell’Arno riporta ben evidenziata la posizione della Torre di S.Alluccio, ubicata nelle immediate vicinanze della della fonte, fino alla fine degli anni 60 si poteva raggiungere la sorgente in pochi minuti attraverso uno sentiero dipartentesi dalla strada di crinale proprio in vicinanza alla predetta torre (secondo le mie ricerche Leonardo fu incentivato a quella passeggiata, più dalla curiosità del ritrovamento di questa fonte miracolosa e della importante ricognizione del territorio, che della festa di S. Maria della Neve).
A). Le rappresentazioni sul dipinto a sinistra ( disegno sotto indicato):
Prometeo il titano ribelle e generoso con gli uomini che si propone come simbolo della vittoria dell’ingegno sulle forze ostili per dare aiuto a chi ne ha bisogno.
Nel contesto di Atene democratica, Platone elogia Prometeo ma gli rinfaccia di aver commesso un errore, quello di non aver pensato alla giustizia, Zeus rimedia donando agli uomini la virtù della politica, affinchè si possa rimediare questa carenza.
La civetta simbolo della Dea Atena figlia di Zeus e della sua prima moglie, Dea della sapienza, in particolare della saggezza, delle arti degli aspetti più nobili della guerra in quanto di fatto aiutava solo chi combatteva con astuzia.
Troviamo sempre a sinistra, una leonessa, un felino grande e uno piccolo poco piu’ al centro, sulla testa del quale percorre il ruscello (Vincio) come ad indicare l’insegnamento dell’acqua, il felino grande è adagiato di spalle guardando la sua Vinci, vicino e stretti fra i due felini si trovano valori dell’intelligenza (prometeo), dell’arte (la civetta), l’amore materno (leonessa)
B). La rappresentazione di destra ( disegno sotto indicato):
E’ ragionevolmente possibile che Leonardo sia rimasto affascinato e colpito dal fatto, evidentemente grandioso e subito diffuso fra la gente del ritrovamento della fonte dell’acqua “sancta”, con certezza il collocamento nel paesaggio propone un’identificazione più certa e ragionevole. Bisogna dire inoltre che la sorgente di detta acqua alimenta le origini del Rio Vincio, nome legato a Vinci e alla famiglia da Vinci, come nel disegno si getta nel padule di Fucecchio, lo stesso padule che certamente la mattina del 5 agosto suscito’ in Leonardo l’emozione per l’inizio del disegno con la collina di Monsummano e i canali del padule sottostanti.
Sempre a destra vicino alla cascata troviamo una roccia disegnata con chiari riferimenti al dipinto di Piero della Francesca del “Duca di Montefeltri”, dal 1468 al 1475 Piero della Francesca lavoro’ a Firenze con l’incarico del Duca, molto probabilmente Leonardo ventenne anche qui’ venne affascinato dal dipinto, probabilmente visto nel laboratorio di Piero.
Ci sarebbero altre immagini da relazionare, ritengo che quanto riportato sopra possa essere di Tuo gradimento e sufficiente per una breve relazione interpretativa. In definitiva le ipotesi essenziali espresse sono due, anche in relazione tra loro.
- La determinazione dell’acqua, stata la sua prima grande scuola, oltre all’importanza dell’eccezionale ritrovamento della fonte, tanto da fare approvare una riforma dal comune con tanto di scrittura Notarile che la definisce “Acqua Sancta”.
- L’amore per il suo territorio che lo ha sensibilizzato all’arte, alla scienza, alla ricerca delle giuste ragioni di vita, a pensare che il bene e il male non provengono da un potere divino superiore, ma bensi’ sono il frutto e la conseguenza nella nostra mente strettamente relazionata all’ambiente che ci ha cresciuto, pertanto il dipinto è solo e solamente l’espressione di una nascita e una rinascita consapevole, vedi il bambino in basso vicino alla firma di Leonardo.
A cura di Fabrizio Ferrali
Leonardo nella rappresentazione del “Paesaggio col Fiume” disegno (19x28,5 cm) datato 1473
conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe presso la Galleria degli Uffizi a Firenze, in Italia,
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Gradito alle scuole che possono tenere lezioni all'aperto, il nostro parco è adatto anche corsi che necessitino di una location unica e storicamente importante.
Visita il Parco di Leonardo 365 giorni all'anno
Ci trovi in via Belvedere a Vinci, sulla Strada Verde che dal borgo porta alla casa natale di Leonardo.
via Belvedere, 50059 Vinci Firenze, Italy
Prenotazioni e informazioni
Tel. +39 366 251 9674
Patricia
IN AUTO
Da Firenze, Pisa e Livorno:
Superstrada FI-PI-LI, USCITA EMPOLI
Dall’A11-Autostrada Firenze Mare:
Uscita MONTECATINI TERME, seguire la SS 436
Dall’A1-Autostrada del Sole:
Uscita FIRENZE SCANDICCI, superstrada FI-PI-LI
IN TRENO
Linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno e Firenze-Siena, stazione di EMPOLI
Orari e tariffe: Sito Ufficiale Trenitalia
IN BUS
LINEA 49 Autolinee Toscane Empoli – Vinci
Orari e tariffe: Sito Autobus
Le fermate si trovano in Via Montalbano e Via Fucini
DOVE PARCHEGGIARE a VINCI – Gratuiti
AUTO
Piazza Garibaldi, Via Cerretana, Via Rossi, Via Montalbano
CAMPER
Via Calvi
PULLMAN
Via Cerretana
PARCHEGGIO CASA NATALE DI LEONARDO
Piazzale Charles Dent
Parcheggi per auto, camper e pullman*
Il transito sulla Via di Anchiano che collega Vinci alla Casa Natale di Leonardo è sconsigliato a bus oltre 12 mt (54 posti ).
PARCHEGGIO CENTRO STORICO ZTL
Per l’accesso delle persone con disabilità in visita al Museo Leonardiano, è possibile richiedere il permesso per la zona a traffico limitato presso l’Ufficio Turistico, Via Montalbano, 1
Orario estivo (aprile-ottobre): 10:00-18:00
Orario invernale (novembre-marzo): 10:00-15:00
Per ulteriori informazioni, contattare il numero 0571 933285o scrivere a ufficioturistico@comune.vinci.fi.it
BY CAR
From Florence, Pisa or Leghorn:
Freeway FI-PI-LI, EXIT EMPOLI
From A11– Highway Firenze Mare:
EXIT MONTECATINI TERME, follow the statal road SS 436
From A1– Highway Autostrada del Sole:
EXIT FIRENZE SCANDICCI, Superstrada FI-PI-LI
BY TRAIN
Railway line Florence-Pisa-Leghorn and Florence-Siena, EMPOLI station
Timetables and prices: Sito Ufficiale Trenitalia
BY BUS
LINE 49 Autolinee Toscane Empoli – Vinci
Timetables and prices:
Web site for the bus Bus stops on Via Montalbano and Via Fucini
WHERE TO PARK in VINCI –Free parking
CARS
Piazza Garibaldi, Via Cerretana, Via Rossi, Via Montalbano
CAMPER
Via Calvi
PULLMAN
Via Cerretana
LEONARDO’S BIRTHPACE PARKING
Piazzale Charles Dent
Parking for cars and pullman
Driving through Via di Anchiano, connecting Vinci to Leonardo’s Birthplace, is possible with coaches less then 12 mt long (54 seats).
PARKING IN THE HISTORIC CENTRE ZTL
People with disabilities visiting the Museo Leonardiano can request a permission for the Limited Traffic Zone at the Tourist Office, Via Montalbano, 1
(April-October): from 10:00 a.m. to 6:00 p.m.
(November-March): from 10:00 a.m. to 3:00 p.m.
For further information, please call 0571 933285
or write to ufficioturistico@comune.vinci.fi.it